Abbiamo cercato un tesoro nascosto, un posto autentico dove la produzione del tè non è basata sul nome, su un Brand e sul servire apparenze commerciali pretese dal Mondo Occidentale. Volevamo trovare un luogo dove vengono prodotti tè di alta qualità, da produttori locali e con metodi tradizionali. Così siamo arrivati a Seiseido e al suo Tè Giapponese a Otsu, Shiga.
Tabella dei Contenuti
Asamiya, è uno dei cinque tè più famosi del Giappone:
- Asamiya (Shiga)
- Uji (Kyoto)
- Sayama (Saitama)
- Kawane/Motoyama (Shizuoka)
Si trova al confine tra le prefetture di Kyoto e Shiga e si trova a un’altitudine compresa tra 450 e 550 m.
Si dice che il tè Asamiya sia stato creato 1200 anni fa nel periodo Heian (805) quando Saicho (Dengyo Daishi) portò dalla Cina semi di tè che una volta piantati e coltivati nel villaggio di Otsu Sakamoto, ai piedi del monte Hiei, divennero l’origine del moderno tè giapponese. Così nacque il giardino del tè Hiyoshi, considerato il più antico giardino del tè del Giappone. Un tè che ad oggi è uno dei più pregiati e che ha ricevuto grandi elogi da tutto il paese, incluso il premio del Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca.
Asamiya, ovvero Tè Omi, Tè Shiga
Spesso si parla del Tè Asamiya e del famoso Tè Omi. In sostanza è il nome dato a tre piccole aree di coltivazione del tè nella prefettura di Shiga. L’importanza dell’area si estende ben oltre i confini della prefettura e il tè coltivato qui è sinonimo di alta qualità.
Il Lago Biwa occupa un sesto della prefettura di Shiga, di fronte si trova la Montagna di Suzuka la cui parte settentrionale si caratterizza per inverni molto freddi e rigidi con neve abbondante, mentre la parte meridionale, dove si trovano le piantagioni del tè della zona, ha un clima più mite. Il 37% della superficie della prefettura è occupata da un parco nazionale.
L’area meridionale è il centro della ceramica Shigaraki, uno dei sei grandi stili di ceramica tradizionale giapponese. Sempre nell’area meridionale si trovano tre aree di coltivazione del tè dove viene coltivato il tè Omi, noto anche come tè Shiga, o spesso chiamato anche con i nomi delle stesse aree di coltivazione del tè.
Quindi quello che sul nostro sito web chiamiamo tè Asamiya è in realtà tè Shiga, noto anche come Tè Omi, coltivato nelle seguenti tre aree:
Ujitawara (e sotto di essa Wazuka), ovvero i centri del tè Uji, sono quindi geograficamente separati dalle piantagioni di tè di Asamiya soltanto da una cresta montagnosa non molto alta. Pertanto, storicamente, i tè Asamiya e Omi sono stati spesso classificati come tè Uji. Tuttavia, i due tè sono molto diversi. L’area di 400-550 metri di altezza è circondata da un bellissimo ambiente naturale. Questa altitudine è considerata significativa in Giappone, essenzialmente un’alta montagna, e lo è ancora di più per il clima locale. Ci sono notevoli oscillazioni di temperatura e frequenti nebbie. L’area è scarsamente popolata, senza città o autostrade inquinanti. La produzione viene effettuata con vecchi metodi tradizionali. Le rese sono basse, le foglie sono grandi, scure, nero-bluastre e il tè è molto aromatico e profumato. Per preservare gli aromi, i Sencha prodotti qui vengono cotti a vapore in modo molto leggero.
L’ Asamiya Sencha è uno dei migliori tè del Giappone, ma poiché la resa è bassa, viene spesso “imitato”. Il miglior tè della piantagione di Asamiya ha vinto il Gran Premio del 71° Concorso Nazionale del Tè del Kansai per il suo Sencha prodotto da Kazuo Kitada. Nel 2020, questo tè raccolto e lavorato a mano ha ricevuto nuovamente il primo premio.
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1.200 ANNI. LA ZONA DI PRODUZIONE DEL TÈ PIÙ ANTICA E MIGLIORE DEL GIAPPONE, "ASAMIYA".
Omi Tsuchiyama
Il vero centro di produzione del tè Shiga (tè Omi), con grandi piantagioni di tè. Precedentemente nota come Akebono-cha, questa zona di coltivazione è famosa per i suoi tè naturalmente profumati e delicati e circa il 15% della produzione tradizionale è dedicata al Kabusecha. In questa categoria ha vinto una serie di premi per i migliori tè giapponesi.
Le fonti storiche suggeriscono che la produzione del tè Tsuchiyama sia iniziata nel 1356 grazie al monaco Jun’ou del Tempio Jomyoji, che portò i semi di tè dal Tempio Daitokuji di Kyoto. Iniziò poi a espandersi e a fiorire ben 300 anni dopo, nel periodo Edo, sempre grazie all’opera di un monaco del tempio Eiunji, Tenrei, che promosse la produzione e il consumo di tè tra i viaggiatori e i residenti dei villaggi circostanti. Il tè veniva distribuito con il nome di “Akebono-cha” e, come categoria e prodotto locale, iniziò a essere chiamato tè Doosan.
Tsuchiyama ha anche una canzone dedicata al tè, che recita così: “Le colline brillano, Suzuka è nuvolosa e a Tsuchiyama piove”, come successivamente dipinto da Hiroshige nella sua serie di xilografie intitolata Cinquantatré stazioni del Tōkaidō.
Mandokoro
Mandokoro si trova ai piedi della già citata catena montuosa di Suzuka, molto famosa per le sue piantagioni di tè. Comprende diversi giardini nei villaggi di Mandokoro, Kuize, Kiwada, Minagawa, Hirutani e Rokugamura, tutti chiamati Mandokoro. Tra questi giardini, il giardino di Gyokuro di Kenji Sato ha vinto il gran premio del 3° Concorso Nazionale del Tè in Giappone.
Se date un’occhiata a questo giardino nel video qui sotto, noterete la sua sorprendente differenza rispetto ai soliti giardini del tè giapponesi. Non ci sono file di tè ordinate, simmetriche e pittoresche. Ci sono invece boschi, colline, cipressi punteggiati da boschetti di bambù e cespugli di tè bassi e piuttosto nani. Le piantagioni di tè si trovano ad un’altitudine di 4-500 metri. Gli inverni sono relativamente freddi, con neve alta fino a due metri. I cespugli di tè sono bassi, con rami e radici massicce. Di conseguenza, i tè qui sono resistenti e già abituati al microclima. Le temperature fanno sì che le radici delle piante immagazzinino molto zucchero, che poi utilizzano per far crescere nuove foglie in primavera.
Curiosità sul Tè Giapponese di Seiseido
In sintesi, l’area del tè di Asamiya era già una zona di produzione del tè molto apprezzata anche nell’epoca d’oro del tè giapponese.
A differenza di altre regioni, gli agricoltori non tagliano o sostituiscono gli arbusti morti. Al contrario, potano e ripiantano. Da qui l’imponente apparato radicale. La neve abbondante ha insegnato agli alberi la resilienza e il letargo. Qui, invece delle nuove varietà e della moderna coltivazione del tè in preda alla febbre della produttività, i metodi tradizionali, spesso improvvisati, sono integrati dalle condizioni sostenibili dell’agricoltura biologica. Vengono utilizzati solo nutrienti naturali e integratori per la rigenerazione del suolo, paglia di riso, soia e colza. In contrasto con l’uso diffuso di reti mimetiche, qui si usa ancora l’ombreggiatura tradizionale, per non parlare dei famosi Kabusecha naturali di Asamiya, che vengono coltivati essenzialmente senza ombreggiatura artificiale, nelle valli naturalmente ombreggiate, condizioni queste che danno al tè un sapore morbido naturale e molto più delicato del solito.
A partire dalla metà del periodo Meiji, anche la gente comune divenne consumatore di tè. È interessante notare che l’abitudine, i metodi e le tecniche di consumo del tè non furono diffusi dai maestri del tè, ma dai soldati di ritorno dalle guerre cinesi-giapponesi e russo-giapponesi.
Nei 150 anni trascorsi da allora, anche i gusti dei Giapponesi si sono evoluti. L’iniziale amarezza del tè verde è stata sostituita dall’interesse per i sapori dolci e ricchi. Oggi, l’obiettivo principale è che gli sforzi congiunti preservino il gusto originale e naturale del tè, senza aromi aggiunti.
Con l’avvento del Giappone moderno, quando il tè si diffuse davvero, il tè Omi (o tè Masasho, come era anche conosciuto) divenne popolare in tutto il paese per il suo sapore ricco, e migliaia di persone dalla vicina Mié vennero a raccoglierlo e lavorarlo. I raccoglitori di tè erano soliti cantare una piccola poesia, il cui ritornello recitava così: “Uji è una grande sala da tè, ma il tè è Mandokoro come mia figlia è Mandokoro”.
Dopo la Seconda guerra mondiale, le grandi aree di coltivazione del tè sostenute a livello centrale abbandonarono presto la coltivazione tradizionale del tè Omi, che venne lentamente dimenticata. I villaggi circostanti si spopolarono, i giovani si trasferirono in città e la coltivazione del tè diminuì.
Oggi, circa 30 famiglie sono impegnate nella produzione di tè.
La qualità del tè non si è deteriorata, ma è migliorata, e le famiglie hanno conservato e utilizzato attivamente le tecniche tradizionali. Di conseguenza, il tè Asamiya è diventato sinonimo di qualità.
Alla 71esima Mostra e Concorso Nazionale del Tè del Kansai, che ha visto 489 tè provenienti da sei prefetture competere nelle categorie Gyokuro, Sencha, Tencha, Kabusecha e Fukamushicha, tutti i posti, dal primo al quarto, sono stati conquistati da rappresentanti del tè Omi れ近江茶(滋賀県, attirando una grande attenzione da parte della stampa giapponese.
Alla 74esima Mostra e Concorso Nazionale del Tè del Kansai, il tè Omi ha vinto anche il primo posto nel premio per l’area di produzione! Da questa prefettura, è stato presentato nella categoria Sencha/Kabusecha e ha vinto il premio del Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca in entrambe le categorie.
Come già detto, il tè Omi rappresenta diverse aree all’interno di Shiga. L’area di Asamiya ha anche vinto il primo premio nella categoria Sencha al Concorso Nazionale del Tè con un punteggio di poco inferiore rispetto al massimo attribuibile.
Questo è un breve filmato informativo, per gentile concessione dell’Associazione del Tè di Shiga, che presenta tutte e tre le aree.
Il monumento della Fondazione del tè di Asamiya si trova accanto al tempio Iwataniyamasenzen.
Nakagawa Seiseido
A metà del XIX secolo, nei pressi di Otsu, il ventiquattrenne Mino Nakagawa aprì una sala da tè, Nakagawa Seiseido per placare la sete dei viaggiatori per il Tè Giapponese (principalmente monaci, samurai e mercanti, che costituivano il 10% della popolazione), che tuttora è in funzione.
Il nome Seiseido rappresenta tutti i produttori di tè tradizionali ecologici di un’area dove la natura non solo viene rispettata, ma è la protagonista.
Le piantagioni di tè si trovano in mezzo al verde, lontane da superstrade, a un’altitudine di 450-500 m con aria fresca e acqua molto pulita. Se esiste il paradiso per il tè, sicuramente questi giardini lo sono. Questi piccoli produttori non si affidano al commercio massivo del tè, in questo territorio si nasconde un vero e proprio tesoro. Essere piccoli, non significa essere meno importanti, anzi. Questi produttori sono, come abbiamo già menzionato, pluripremiati per le loro competenze professionali che hanno tramandato di generazione in generazione. Tra di loro non c’è la corsa per ottenere certificati BIO, costosi e non significanti per loro. L’area in Giappone è rinomata per la sua verginità, aria, acque e terra pulite, per cui, già la zona è un esempio di qualità e purezza del tè e di base non puntano ai mercati esteri, non ne hanno bisogno. La quantità del tè disponibile annualmente è limitata, per cui siamo estremamente orgogliosi di poter offrire nel nostro negozio online prodotti di questa zona, rinomati in tutto il Giappone e non solo.
“Ci impegniamo a creare il tè con grande cura, dalla preparazione del terreno alla produzione del tè, utilizzando metodi il più vicini possibile alla natura, ricordando i giorni in cui i nostri antenati erano in una regione lacustre, piena di foglie di tè verde. Continueremo a proteggere il sapore e l'aroma del tè Omi, con le competenze e la passione che abbiamo accumulato sin dalla nostra fondazione.”
Seiseido
Tradizionale giardino del tè a Bushidani, la parte più profonda di Asamiya. Giardino del tè del signor Haruhiko Sowa, vincitore del Premio del Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste.
Certificati di Seiseido
Il JGAP (prodotti agricoli) è un insieme di standard per le iniziative di gestione sostenibile delle aziende agricole, tra cui la sicurezza alimentare, la sicurezza sul lavoro, la protezione dell’ambiente, i diritti umani e il benessere. Copre i contenuti necessari e sufficienti per le aziende agricole standard in Giappone.
Certificato Agricoltura rispettosa dell’ambiente e Lago Biwa, per ottenerlo bisogna:
- Ridurre la quantità utilizzata di pesticidi sintetizzati chimicamente a meno della metà della quantità normale
- Impiegare fertilizzanti chimico (componente azotato) in misura inferiore alla metà della quantità normalmente utilizzata
- Coltivare utilizzando tecniche rispettose dell’ambiente, anche presso il Lago Biwa, come ad esempio non drenare l’acqua fangosa.
- Registrare come hai coltivato i tuoi raccolti
Seiseido Tè Giapponese di un gusto unico
Come descritto prima, il Tè Omi ha un carattere ben diverso rispetto ad altri tè giapponesi provenienti da altre aeree che si manifesta in un sapore più dolce e più delicato. Non c’è alcun dubbio sulla qualità del Sencha, Kabusecha e Gyokuro. L’area estremamente pulita, autentica e intatta si sente nel sapore di questi tè, che racconta anche dei metodi tradizionali di coltivazione e di lavorazione del tè giapponese di Seiseido.
Seiseido - Tè Matcha
I Matcha di Seiseido oltrepassano ogni aspettativa. Essendo abituati a Matcha di altissima qualità non pensavamo che potesse esistere un verde ancora più brillante! Eppure i Matcha di Seiseido sono di un verde accesso divino, difficilmente replicabile altrove. Se vogliamo fare una comparazione con i Matcha di Marukyu-Koyamaen o di Hoshino Seichaen, la differenza c’è. Ha un gusto che parla di natura, simile al gusto dei Matcha BIO, ma più rotondo. Un verde erbaceo, rustico, autentico, diretto che però viene equilibrato da una mano professionale. Meritano assolutamente un assaggio.
Nel nostro negozio online sono disponibili al momento due Matcha di Seiseido, ovvero Aoi no Ue (usucha) e Sei no Shiro (Usucha e Koicha), ma sicuramente pensiamo di ampliare l’offerta in futuro, così come per il tè verde giapponese in generale.
Seiseido - Tè Giapponese Bestseller in Giappone
Tra i best seller di Seiseido in Giappone si distinguono il Baby Bancha, il Mandokoro Bancha e il Hojicha Omi cotto a mano.
Baby Bancha
Il prodotto più popolare di Seiseido in Giappone è senza dubbio il “Baby Bancha”, presentato anche nel nostro negozio online. È un tè senza caffeina che anche donne incinte, bambini e anziani possono bere. Il Bancha primaverile, raccolto durante il periodo invernale da febbraio a marzo, non necessita di pesticidi poiché non ci sono parassiti durante l’inverno e contiene anche più principi attivi come i polisaccaridi (*) che sono stati immagazzinati durante le dure condizioni invernali.
*Efficace nel bruciare il grasso corporeo, abbassare i livelli di zucchero nel sangue, abbassare la pressione sanguigna e prevenire il diabete.
Baby Bancha è un prodotto che viene fornito di continuo agli ospedali e ai centri di maternità di tutto il paese!
Mandokoro Bancha
Il Mandokoro Bancha è completamente privo di pesticidi da 600 anni, proviene da Mandokoro Kawanishi, dalla piantagione del signor Komaji Shiraki.
Se vuoi scoprire la vera autenticità del Bancha, non possiamo che consigliarti questo tè che ti lascerà a bocca aperta.
È una vera rarità ★★★★★ Il Mandokoro Bancha viene stagionato per 3 anni, il che gli dona un sapore delizioso!
Hojicha Omi cotto a mano
Il Hojicha Omi cotto a mano di Seiseido è un tè giapponese a nostro avviso talmente ricco di delicatezza, ma allo stesso tempo ricco di note tostate e il tutto è bilanciato perfettamente. Pensiamo che sia davvero un’opera d’arte. Non possiamo che consigliarlo a tutti!
Forse è un po’ insolito, o meglio, poco diffuso sapere che i Bancha e il Hojicha possono essere preparati anche freddi. Prepararli con il metodo Cold Brew ovvero, prendere 10-15 grammi di tè, una caraffa di 1,5 litri e riempirlo con acqua fredda/temperatura ambiente e poi metterlo in frigo, dà il risultato di un tè estremamente delizioso e rinfrescante. Noi spesso li prepariamo in questo modo e oltre a far benissimo alla salute è una vera esperienza gustarli in questo modo. Lo consigliamo a tutti!