Il rapporto tra l’erba mate e il marketing moderno è a dir poco controverso. Il Mate si è fatto strada attraverso i tradizionali canali commerciali, principalmente a livello locale e nelle vicinanze, soprattutto nel Sud e successivamente nel Nord America, nel Medio e nell’Estremo Oriente. Sapevi che, al di fuori dei paesi sudamericani, la Siria è il più grande importatore di Mate? Poi vengono la Spagna, la Germania (entrambi mercati di ridistribuzione) e poi la Polonia. I grandi produttori di Mate hanno rapidamente modernizzato le loro linee di produzione e con esse la loro struttura e immagine aziendale. Tuttavia, la stragrande maggioranza della coltivazione del Mate non viene effettuata da queste grandi aziende, ma da piccoli produttori organizzati in cooperative. Fino a poco tempo fa, loro e i piccoli marchi associati che utilizzano i loro prodotti, hanno venduto sul mercato interno, senza nemmeno sentire il bisogno di costruire un marchio. Per questo motivo la promozione di una determinata azienda o marchio è ancora piuttosto scarsa, a volte inesistente. Ancora oggi possiamo trovare diverse produzioni di Yerba, anche di ottima qualità, unbranded, senza nome né identità, e sono anche di ottima qualità. Di solito queste aziende hanno risorse limitate, potere proprio, il loro slogan principale è che i loro prodotti sono “ultralimitada”, “impresa familiare”, “consumo limitado”, “edición limitada”. 

Nell’ultimo decennio si sono verificati grandi cambiamenti in questo campo. Con grande gioia di tutti noi, sempre più piccole aziende e gruppi di piccoli produttori, provano a creare una propria identità e cercano di affermarsi sul mercato e di apparire anche all’estero. L’esportazione come opportunità economica è un’opzione particolarmente allettante per chi viaggia a bordo dell’economia argentina, che si trova ripetutamente sull’orlo del baratro. Da questo punto di vista, la comparsa di marchi giovani e moderni come Mathienzo non è un’eccezione, ma sta diventando sempre più comune.