Il frullino per il Matcha, ovvero Chasen 茶筅 è forse l’accessorio maggiormente indispensabile della cerimonia del tè giapponese Cha no yu. Un utensile fondamentale per la preparazione del tè verde Matcha. Come ogni accessorio realizzato in materiale naturale, anche il Chasen deve essere preparato adeguatamente al primo utilizzo per garantirgli una vita lunga. Ecco 5 segreti per prendersi cura del Chasen.
Tra i praticanti della cerimonia del tè, i Chasen sono visti come “materiali di consumo”, con la consapevolezza che col tempo si usureranno e dovranno essere sostituiti. Tuttavia, con la giusta cura, questo frullino per il Matcha può durare molto tempo. Ecco alcuni suggerimenti importanti da tenere in mente:
1. Immergere sempre il Chasen in acqua calda prima di usarlo
Immergere il Chasen in acqua tiepida o calda per circa 5 minuti ammorbidisce le setole denominate hosaki (穂先), rendendole più flessibili, il che a sua volta non solo riduce il rischio che queste si spezzino, ma consente una migliore preparazione del Matcha. Infatti, è stato dimostrato che il bambù è più resistente del 20% quando è bagnato.
2. Fare attenzione durante l’utilizzo
Anche se il Chasen entrerà inevitabilmente in contatto con il fondo e le pareti del Chawan (tazza per il Matcha) durante l’utilizzo, è importante non esercitare troppa pressione sul Chasen, evitando così di raschiare grossolanamente le setole contro la superficie, soprattutto se il Chawan che utilizziamo ha uno smalto ruvido.
3. Pulire il Chasen subito dopo l’utilizzo
Dopo aver preparato il nostro squisito Matcha, è importante assicurarsi di pulire adeguatamente il Chasen. La pulizia deve effettuarsi con acqua calda. In tanti consigliano semplicemente di pulirlo con acqua corrente, ma esiste una tecnica alternativa che garantisce una pulizia più profonda ed efficace. Riempire il Chawan con acqua calda e agitare il Chasen energicamente, come quando si prepara il Matcha. In questo modo, grazie al calore e ai continui movimenti, il Chasen si pulirà per bene. Poi posizionare il frullino con le setole rivolte verso l’alto e lasciarlo asciugare completamente all’aria prima di riporlo sul portachasen. Così si previene il formarsi di muffe e si garantisce che le setole del Chasen mantengano la loro forma più a lungo.
Importantissimo: in ogni caso bisogna evitare l’uso di saponi perché possono entrare nei pori del bambù e danneggiarlo.
4. Rimodellare secondo necessità
Se la parte superiore del Chasen, ovvero le setole hanno perso la loro forma, è possibile favorire la loro rimodellazione con il Portachasen, ovvero Kusenaoshi. Anche se conosciuto soprattutto per la funzione di supporto del Chasen, apporta anche questo grande vantaggio. Vorremmo sottolineare ulteriormente l’importanza di lasciar asciugare il Chasen all’aria. In caso contrario, se poggiato ancora bagnato sul Portachasen, si potrebbe rallentare l’asciugatura e con la presenza di un ambiente bagnato e umido, si favorirebbe il proliferare di muffe e le setole del Chasen potrebbero così indebolirsi.
Per rimodellare il Chasen, bisogna in primo luogo bagnarlo ed esercitare una leggera pressione sulle setole, facendole allargare, rimuovendo poi il Kusenaoshi e lasciando asciugare normalmente il frullino.
5. Conservare il Chasen correttamente
Conservare sempre il Chasen in un luogo fresco e asciutto, in posizione verticale per garantire che le setole non siano sottoposte a pressioni che potrebbero indebolirle o deformarle nel tempo. Vale anche la pena notare che il bambù si espande e si restringe in base all’umidità.
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